Così E’ (MA NON PARE)

Credere o non credere, è questo l’annoso dilemma che da sempre travaglia le menti degli uomini. L’autore affronta lo spinoso argomento con brio e passione alla ricerca di una verità che non sembra alla portata degli uomini.
L’uomo nasce dal caso e il libero arbitrio, lungi dall’essere manifestazione della libertà umana, si concretizza in una serie di situazioni frutto di eventi casuali e non della libera volontà dell’uomo.
L’autore nega la possibilità di trovare ristoro e conforto nell’idea di una vita oltre la morte, almeno non la vita per come la intendiamo noi.
Ben vengano le leggi della fisica, responsabili di una serie di stranezze che non possono essere attribuibili a Dio, perché avrebbe scelto un modo bizzarro per manifestarsi.
Non di rado una dissacrante ironia alleggerisce il tono di un discorso che, per la sua complessità, potrebbe suscitare immediatamente in chi legge un’alzata di scudi.
L’orgoglioso ateismo dell’autore rappresenta il giusto contraltare alla fede di chi scrive la prefazione e che molto umilmente potrebbe rispondere che la religione non è la fede e la fede non esclude la ragione ma la abbraccia, mentre Dio non è un bizzarro architetto, ma è Amore.